Lettura consigliata: Il potere delle donne (Louise L. Hay)

Questo libro, pensato per aiutare le donne a realizzare il loro vero potenziale, presenta alcune delle idee più consolidate e molti altri nuovi suggerimenti di Louise Hay.
Riconsiderando i principi fondamentali e arricchendoli, creiamo un importante supporto per il futuro. Rafforzare il potere delle donne è la cosa migliore che possiamo fare per il Pianeta. Quando le donne vengono represse, tutti perdono. Quando le donne vincono, tutti noi vinciamo.
Con il suo stile inimitabile, dolce e diretto insieme, Louise Hay ci dona penetranti intuizioni su come le donne di tutte le età e di qualsiasi origine possano realizzare questo scopo e fare in modo che gli anni a venire siano più produttivi, soddisfacenti e potenzianti che mai!
"L'obiettivo di questo libro è che tutte le donne provino autostima, amore per sé, autoapprezzamento e che sentano di avere un posto importante nella società". 


ESTRATTO


Tutte le donne, comprese io e te, vengono sminuite e biasimate fin dall'infanzia. Siamo state programmate dai genitori e dalla società a pensare e a comportarci in un certo modo: a essere donne, con tutte le regole, le norme e le frustrazioni che questo comporta. Alcune di noi sono molto soddisfatte di svolgere questo ruolo. Altre, invece, non lo sono affatto. La vita giunge a noi a ondate, attraverso esperienze di apprendimento e periodi di evoluzione. Adesso ci troviamo in una meravigliosa fase di crescita. A lungo le donne sono state completamente sottomesse ai capricci e ai sistemi di convinzione degli uomini. Ci veniva detto cosa potevamo fare, quando e come. Da piccola, ricordo che mi insegnarono a camminare due passi dietro all'uomo e ad alzare lo sguardo verso di lui chiedendo: “Cosa devo pensare e cosa devo fare?”. Non mi fu detto esplicitamente, ma osservavo mia madre che si comportava proprio così, perciò anch'io appresi questo atteggiamento. La sua formazione la portava a mostrare totale obbedienza agli uomini e per lei gli abusi erano una cosa normale; lo stesso feci io. Questo è l’esempio perfetto di come apprendiamo i nostri modelli, accettando e ripetendo i comportamenti e le credenze dei genitori. Mi ci volle molto tempo per capire che un comportamento simile non era normale, né era quello che io meritavo in quanto donna. Mentre trasformavo lentamente il mio personale sistema di convinzioni interiore (la mia consapevolezza) iniziai ad apprezzarmi e a far crescere la mia autostima. Allo stesso tempo, anche il mio mondo esteriore cambiò e smisi di attrarre uomini dominanti e violenti. L’apprezzamento di sé e l’autostima sono le cose più importanti che una donna può possedere. Se non disponiamo di queste qualità allora dobbiamo svilupparle. Se la nostra autostima è forte, non siamo disposte ad accettare né posizioni di inferiorità né le offese. Cediamo alla dominazione da parte degli altri solo perché accettiamo e crediamo di non essere “brave” e di non valere nulla.


RECENSIONE


Libro meraviglioso per ritrovare il potere di noi donne. Un potere che sembra che abbiamo abbandonato per lasciarci sottomettere dal maschilismo e da preconcetti ormai superati ma che ancora ci condizionano negativamente, facendoci sentire costantemente inadeguate e insicure.
Quand'è che abbiamo deciso che possiamo venire palpeggiate da un collega maschio sul lavoro?
Quand'è che ci siamo lasciate convincere che per ottenere successo nella vita bisogna aprire le gambe e darla al capo oppure giocare sporco con le colleghe?
Quand'è che ci siamo arrese ai soprusi degli uomini, tanto da accettare di venir picchiate, maltrattate, insultate, sovraccaricate di lavoro (tra casa, lavoro e figli) per dimostrare di essere delle super donne infallibili e in grado di fare tutto invece di disturbare il proprio compagno che ha diritto più di noi a un po' di riposo?
Quand'è che siamo diventate tutte vittime della sindrome dell'Ape Regina tanto da preferire umiliare e calpestare la dignità di una donna, piuttosto che accettarsi per ciò che si è?
Quand'è che la bellezza esteriore è diventata più importante del nostro valore intrinseco e di ciò che facciamo?
Non so rispondere a queste domande ma so che oggi il peggior maschilismo è più diffuso tra le donne che tra gli uomini.
Siamo noi donne che ci autoistighiamo e ci automortifichiamo quotidianamente ripetendoci allo specchio quanto siamo brutte o fallite o sfortunate rispetto a questa o quella persona dello stesso genere.
Siamo anche arrivate a massacrare e a ridere e denigrare le altre donne per i loro difetti fisici. Eppure tutte noi patiamo per non avere l'aspetto fisico irreale di tutte quelle donne rese perfette da Photoshop e che troviamo sulle riviste.
Ma a quanto pare questo non ci frega. Anzi! Ci motiva ancora di più per essere cattive con noi stesse e con le altre quando vediamo che una non ha le braccia depilate, ha un brufolo sul viso, la cellulite sulle cosce o la pancia gonfia.
Ha senso tutto ciò?
Viviamo con l'ossessione di demolire le altre per primeggiare e far vedere che siamo migliori, ma in realtà stiamo solo dando corda al maschilismo, all'ignoranza pitocca che regna tra gli uomini che ormai ci definiscono con una serie di stereotipi che farebbero venire i capelli dritti a tutte quelle donne che in passato hanno lottato per la parità dei sessi.
Stereotipi che noi donne alimentiamo facendo le frivole davanti agli uomini attirando la loro attenzione, scannerizzando con disapprovazione le nostre colleghe, alla ricerca di qualche difetto fisico o di stile, insegnando alle nostre figlie ad essere belle, a non rispondere mai a un uomo ma a subire sempre e comunque "perché siamo donne ed è un nostro dovere assecondare gli altri".
Ed è così che tiriamo su future donne colme di insicurezze, succubi di un forte senso di inadeguatezza e mancanza di autostima, pronte a fare da crocerossine invece che imparare ad amarsi, determinate a emergere tra la folla piuttosto che seguire il motto "l'unione fa la forza".
Non c'è da stupirsi quindi se i matrimoni sono sempre più in crisi.
Le donne cercano sicurezze dal marito invece di crescere, sono assetate dal desiderio di sentirsi amate e desiderate (soprattutto sessualmente) dagli uomini, invece di amarsi e di sentirsi degne di rispetto...
E poi arriva il giorno in cui ci guardiamo allo specchio e ci sentiamo profondamente vuote e sole.
Già, vorremmo solo avere qualcuno davanti a noi che ci dica quanto siamo belle, forti, in gamba e meravigliose.
Ed ecco che Louise L. Hay arriva con questo libro, invitandoci a guardarci allo specchio e a dirci tutto ciò che desideriamo sentire da sempre.

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